Che il sistema di raccolta differenziata, e la conseguente ordinanza sindacale che ne detta le linee guida, sia perfettibile è fuor di dubbio.
Ne sono consapevoli la maggior parte dei consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, lo è l’assessora all’Ambiente, Stefania Fornaro, e con lei il presidente di Kyma ambiente, Giampiero Mancarelli. Un dato e una consapevolezza che sono emersi impetuosi nel corso della seduta del Consiglio comunale dell’8 gennaio, convocato in modalità question time, quando si è passati a discutere la mozione presentata da Mirko Maiorino sull’argomento. Una mozione (che dopo tre ore di discussione in aula è stata bocciata con 12 voti contrari, 6 a favore e 3 astenuti) con la quale l’esponente del Misto di minoranza ha messo in evidenza l’inadeguatezza dell’orario, le 22, di conferimento ritenuto poco agevole per le fasce di popolazione anziana e per le persone con disabilità; il fatto che la pulizia del carrellato debba essere opera dell’utente mentre questa responsabilità andrebbe lasciata al personale di Kyma ambiente; che, sempre i carrellati, sono sprovvisti di pedale per l’apertura costringendo gli utenti ad aprirli a mano anche qui con problemi igienici evidenti; che 1 solo giorno della settimana è insufficiente per la raccolta della plastica e del metallo così come per carta e cartone soprattutto per le utenze non domestiche; che i carrellati dovrebbero rimanere fissi in strada in apposite rastrelliere. «Ma soprattutto – ha sottolineato nel suo intervento in aula Maiorino – va ripristinato il rapporto di fiducia tra Kyma ambiente e i cittadini venuto meno a causa dei numerosi disagi che si sono verificati. Cittadini – ha concluso – che la differenziata vogliono farla ma, al tempo stesso, desiderano di essere messi nelle condizioni migliori possibili per farla».
Prima di entrare nel vivo del dibattito, i consiglieri Luca Contrario (Pd) e Antonio Lenti (Europa verde) hanno presentato un emendamento (bocciato con 17 voti, maggioranza e centrodestra insieme) con il quale chiedevano di ricondurre la differenziata nel nuovo contratto di servizio di Kyma ambiente e di ritirare l’ordinanza sindacale perché ritenuta inefficace e inattuabile. Tanto più, coma ha ricordato Contrario, contro il provvedimento alcune studi professionali e associazioni di amministratori di condomìni hanno presentato ricorso al Tar.
Come detto, l’emendamento dei due consiglieri di opposizione è stato bocciato perché ritenuto in antitesi con il senso della mozione che puntava, come è stato fatto notare dai consiglieri del centrodestra, a proporre soluzioni migliorative del sistema di raccolta differenziata. Miglioramenti che l’assessora all’Ambiente, Stefania Fornaro, si è detta pronta a prendere in considerazione ribadendo, come del resto ha poi fatto il presidente della partecipata, Mancarelli, che ritirare l’ordinanza «sarebbe un danno per la città» ma «siamo pronti ad una riprofilatura dei quartieri anche ascoltando le associazioni di amministratori di condomìni». Salvo poi precisare che il regolamento che prevede l’uso dei tanto contestati carrellati («occupano spazi sui marciapiedi», «costringono le persone a percorsi a zig zag», non tutti i palazzi hanno lo spazio sufficiente a ospitarli» tra i rilievi più citati) è il frutto di una delibera, la 216 del 7 luglio 2023, adottata dall’allora assessora Viggiano (esponente Pd quando questo era in maggioranza) in seguito all’adesione ad un bando Anci-CoReVe che destinava al Comune di Taranto 400mila euro a fondo perduto per la raccolta del vetro. «L’alternativa – ha spiegato l’assessora Fornaro – era perdere il finanziamento. Allora abbiamo preferito di andare avanti e, in accordo con CoReVe, vedere di apportare miglioramenti in corso d’opera».
Alla fine, però. La mozione è stata bocciata dai gruppi di maggioranza perché, come ha spiegato il consigliere Paolo Castronovi, «siamo convinti che, nonostante tutto, la delibera dell’allora assessora Viggiano vada perseguita apportando, ovviamente, i giusti miglioramenti. In commissione Ambiente proporrò incontri dedicati con le associazioni di cittadini per raccogliere le loro istanze e tradurle in soluzioni migliorative».
Gli altri punti all’ordine del giorno
Non solo raccolta differenziata. Il Consiglio comunale ha provveduto a votare la mozione presenatta dalle opposizioni sul Piano urbanistico generale e sul Comparto 32. Votazione non avvenuta nel corso della seduta monotematica del Consiglio del 13 novembre scorso quando i gruppi di opposizione abbandonarono l’aula, facendo venire meno il numero legale, per protestare contro la maggioranza ritenuta responsabile, con l’approvazione di due suoi emendamenti, di aver di fatto svuotato di contenuti la mozione. La mozione del centrodestra è stata comunque poi bocciata nella seduta dell’8 gennaio dagli 11 voti contrari della maggioranza mentre i consiglieri di opposizione presenti in aula (11) si sono astenuti.
All’unanimità dei presenti (21 voti a favore) è passata la mozione che aveva come primo firmatario il consigliere della Lega, Francesco Battista, con la quale si impegna il sindaco e la giunta, previa verifica tecnica da parte di Kyma mobilità, a istituire un servizio di bus navetta per il trasporto di persone con disabilità all’interno del cimitero.
Promossa con 21 voti a favore e 1 astenuto (il consigliere di Demos, Gianni Liviano) la mozione con primo firmatario ancora Francesco Battista che istituisce il partenariato sociale ovvero un’innovativa forma di collaborazione tra pubblico e privato, che permette di realizzare opere di interesse generale in modo efficiente e sostenibile da parte di chi, per problemi economici, non è stato in grado di pagare tributi comunali.
Semaforo verde anche per la mozione dei consiglieri di Svolta liberale inerente l’assunzione a tempo determinato di agenti di polizia locale (23 i voti a favore in pratica tutti i presenti) operazione possibile grazie al fatto che è possibile impegnare i fondi rinvenienti, come previsto del resto dagli articoli 208 e 142 del Codice della strada, da una quota delle entrate derivanti da sanzioni oltre che da fondi dedicati messi a disposizione dalla Prefettura.
È stata, invece, respinta (12 voti contrari, 6 a favore e 4 astenuti) la mozione a prima firma di Francesco Battista sulla erogazione di una tantum (buoni spesa) per le famiglie in difficoltà. Mozione respinta perché l’amministrazione comunale, come ha spiegato l’assessore ai Servi sociali, Ficocelli, ha messo in campo una lunga serie di azioni concrete a sostegno delle famiglie in difficoltà economica.
Rinviata alla prossima seduta la mozione riguardante il Centro residenziale Mar Piccolo per assenza del proponente, il consigliere Gianni Liviano, così come gli altri punti (la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per l’utilizzo delle strutture militari da parte delle squadre giovanili durante i lavori di ristrutturazione degli impianti sportivi comunali per i Giochi del Mediterraneo, proponente Mirko Maiorino; l’istituzione della figura del garante dei dati personali, proponenti Luca Contrario, Lucio Lonoce e Enzo Di Gregorio; la richiesta di interventi urgenti in via Maestri del Lavoro, proponenti Tiziana Toscano e Giampaolo Vietri) dal momento che è venuto meno il numero legale per consentire la continuazione dei lavori del Consiglio comunale.
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