Sul piatto c’erano 150mila euro per la riqualificazione dell’ex centro sociale Matteotti, ma il Comune di Terni non è «non è risultato in posizione utile in graduatoria per accedere al finanziamento» del ministero del Turismo. Ad annunciarlo è l’assessore Marco Iapadre durante il Question time di giovedì mattina a Palazzo Spada. La questione è stata sollevata dalla consigliera del Pd Maria Grazia Proietti durante un’interrogazione volta a conoscere le azioni messe in campo dall’amministrazione per la cura del popoloso quartiere Matteotti.
Quartiere Matteotti La consigliera Dem durante il suo intervento spiega: «Premesso che il quartiere è ubicato nella semiperiferia di Terni, sono anni che con residenti e abitanti chiediamo al Comune di fare la sua parte per la cura del quartiere. Come l’installazione di videosorveglianza, potatura del verde, incremento e riparazione dei giochi, nonché la riapertura del box bar presso i giardini ‘David Raggi’ e anche la riapertura del centro sociale di proprietà comunale. Nel corso del tempo si sono ripetute richieste d’intervento. Si chiede per tanto di conoscere quale azioni l’amministrazione intende mettere in campo». La risposta arriva dall’assessore Iapadre che offre una panoramica degli interventi effettuati nel quartiere: «Le attrezzature ludiche sono state recentemente sottoposte a manutenzione e, in alcuni casi, sono state implementate. Purtroppo ci sono delle persone incivili che si divertono a rovinare ciò che il pubblico realizza. Valuteremo, senza ombra di dubbio, la possibilità di realizzare anche nuove installazioni, a seguito di alcuni finanziamenti già richiesti, come quello alla Fondazione Carit.
Bar e ex centro sociale Riguardo l’aspetto sicurezza e quindi videosorveglianza, l’assessore di Alternativa popolare spiega che sono già «state installate delle videocamere in quella zona però proprio per quanto appena detto – ovvero per la presenza di qualcuno che si diverte a delinquere – valuteremo la possibilità di realizzare nuove installazioni al fine di tutelare il bene pubblico». Sulla cura del quartiere e del verde pubblico invece annuncia che «durante la stagione di riposo vegetativo delle piante, orientativamente da fine novembre a marzo, sarà realizzata una potatura. Proprio in questi giorni è in corso di affidamento l’appalto per questo tipo di interventi che, quando entrerà l’anno nuovo, rientreranno nel global service per cui è stata bandita la gara». Tasto dolente invece la riapertura del box bar e dell’ex centro sociale di via Sibilla Aleramo che, lo scorso anno, era stato «individuato quale immobile da valorizzare all’interno del parco, nell’ambito del Cammino dei protomartiri francescani». E cosa è successo? «A seguito della partecipazione all’avviso pubblico del ministero del Turismo, il Comune non è risultato in posizione utile in graduatoria per accedere al finanziamento». E dopo varie procedure per l’affidamento degli spazi andate deserte, «al momento – spiega Iapadre – è in fase di studio la predisposizione di un ulteriore bando in maniera da riuscire ad affidare almeno il chiosco, anche separatamente – nonostante la mancanza di servizi igienici nel box bar».
Piazza Tre Monumenti E’ sempre il gruppo del Pd a interrogare l’amministrazione. Questa volta sui tempi di conclusione degli interventi in piazza Tre Monumenti. A rispondere questa volta è l’assessore Giovanni Maggi: «I lavori sono terminati per quanto riguarda il primo stralcio dell’intervento. L’unica parte ancora da concludere è il monumento». Questi ritardi, stando alle parole dell’assessore, si dovrebbero a un’«incomprensione tra amministrazione e Lions, che aveva proposto la realizzazione di quei tre monumenti. Il finanziamento di 20mila euro per il completamento dell’aiuola sarà coperto dall’associazione e poi la materiale esecuzione avverrà da parte dell’amministrazione». In merito alla parte conclusiva dei lavori, quella che va da via Plinio il Giovane a via Mazzini e «non prevista nel progetto originario», Maggi aggiunge: «E’ stata finanziata attraverso risparmi del Piano periferie di 68mila euro destinati al completamento dell’intervento».
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