Per accontentare grandi e piccini, quest’anno il Comitato UNICEF di Asti ha deciso di raddoppiare l’evento per la raccolta fondi di Halloween, giovedì 31 ottobre. Il ricavato sarà destinato alle campagne per la lotta alla malnutrizione infantile e per aiutare i minori in emergenza a Gaza.
I bambini e i ragazzi dai 4 ai 13 anni potranno partecipare a una “Caccia alle streghe (e altri mostri)” in giro per il centro storico di Asti, animato dalla compagnia teatrale “Teatro nel bosco”. Il tour animato durerà circa 90 minuti e ne partirà uno ogni 15 minuti, dalle ore 16.00 fino alle ore 19.30. La caccia inizierà in piazza Statuto 15, dove il primo mostro intratterrà il pubblico, raccontando la sua spaventosa storia in chiave comica e darà l’indizio per trovare il personaggio successivo.
La prenotazione non è necessaria, ma è gradita per agevolare la creazione dei gruppi di 25 tra bambini e adulti, ognuno dei quali sarà accompagnato da un volontario
dell’Unicef. Per prenotazioni e informazioni rivolgersi al numero 333 4539484 o 349 1815535, oppure all’e-mail comitato.asti@unicef.it.
Per gli adulti, invece, verrà organizzato un apericena stregato con elezione finale del travestimento più credibile per chi vorrà presentarsi in maschera. L’evento, che si svolgerà giovedì 31 ottobre alle 20 al FuoriLuogo, in via Govone 15, sarà allietato da un toccante monologo di Franca Rame e un tributo ad Alda Merini. A dar vita
allo spettacolo da streghe d’eccezione, le attrici teatrali Giovanna Palermo ed Emanuela Paccagnan divertiranno e faranno riflettere sulla percezione della donna che vive liberamente la propria identità e le proprie scelte in quest’epoca che si crede lontana dall’oscurantismo del Medioevo. La prenotazione è obbligatoria entro il 27 ottobre al numero 3334539484 o 3491815535 oppure all’e-mail comitato.asti@unicef.it.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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