Il 16 ottobre, a Palazzo Ferro Fini, si sono svolte in Sesta Commissione Turismo, le audizioni sull’ipotesi per istituire la categoria turistica di ‘condhotel’ come nuove tipologia di struttura ricettiva.
I condhotel sono particolari strutture ricettive all’interno delle quali sono presenti sia camere d’albergo che piccoli appartamenti che possono essere acquistati separatamente e che si avvalgono della gestione unitaria. I condhotel nascono, infatti, dalla riqualificazione di esercizi alberghieri in seguito alla quale una parte delle camere è trasformata in unità abitative destinate alla vendita.
Le caratteristiche e le condizioni di esercizio dei condhotel non è una novità in assoluto essendo una formula già utilizzata in altri Paesi.
Le previsioni normative nazionali richiedono comunque, per essere effettivamente operative, l’adozione di appositi provvedimenti attuativi regionali quanto meno negli ambiti di materia che essi possono disciplinare.
“Ormai l’albergo sta andando verso una logica di ibridazione – dichiara il direttore di Federalberghi Veneto, Marco Gottardo – quindi questa la vedo una norma positiva anche per andare incontro ad una logica di mercato che è in evidente cambiamento.
L’obiettivo deve essere quello – ampiamente condiviso dai soggetti convocati – di diversificare qualificare governare, l’offerta turistica. Evidentemente su questo tipo di aspetti, su questo tipo di principi credo che come Regione Veneto dovremmo essere un po’ più tempestivi.
L’Unione Regionale Albergatori del Veneto si esprime sostanzialmente a favore dell’ipotesi di testo unificato sebbene ci siano, a parere del suo direttore, degli aspetti che hanno la necessità di essere puntualizzati anche nella nomenclatura.
In rappresentanza di ANCI Veneto il Sindaco del Comune di Jesolo Christofer De Zotti, il Sindaco di Cavallino Treporti Roberta Nesto, il Sindaco di Malcesine Giuseppe Benamati e il Sindaco di Abano Terme Federico Barbierato.
Il Sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, si dichiara sostanzialmente favorevole a questa ipotesi di legge regionale, ritenendola un’opportunità per diversificare l’offerta turistica e per favorire gli investimenti volti alla riqualificazione degli alberghi esistenti, sanando situazioni fatiscenti e di potenziale degrado.
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