Sassari. Nei giorni scorsi, nell’Aula Segni dell’Università di Sassari, il Liceo Azuni ha presentato un bilancio del proprio progetto OIKOS Erasmus+ di mobilità studentesca internazionale rivolto agli studenti delle classi terze e quarte.
L’evento, organizzato nel quadro delle iniziative per gli ErasmusDays 2024 che si sono svolte in tutta Europa, è stato introdotto da un intervento della professoressa Maria Luisa Serra, referente per l’Erasmus del dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo cittadino, che ha illustrato le attività del relativo programma inserite nell’offerta formativa del corso di studi universitario.
Ai lavori, coordinati dai docenti Nicola Cadoni, Pier Paolo Carboni, Patrizia Carta, Andrea Coghene e Stefania Gala del gruppo di progetto OIKOS, ha assistito una folta platea composta principalmente da studenti dalle classi terze del Liceo Azuni e da una rappresentanza degli allievi del Liceo Castelvì accompagnata dalla docente Lella Coradduzza.
Nel corso dell’incontro i 39 studenti azuniani che la scorsa estate hanno svolto i loro tirocini a Berlino, Clonakilty, Parigi e Valencia hanno illustrato la propria esperienza ai futuri beneficiari del progetto e a tutti gli altri presenti con racconti, foto e filmati di loro produzione, ai quali si sono aggiunte le testimonianze di alcune studentesse del Liceo Castelvì sull’esperienza vissuta con il progetto annuale di mobilità della loro scuola.
Dal 2016 il Liceo Azuni è detentore della carta della mobilità VET Erasmus+ con cui organizza ogni anno decine di tirocini lavorativi per studenti selezionati del terzo e quarto anno, durante i mesi di giugno e luglio, nelle sedi attualmente individuate in Francia, Germania, Irlanda e Spagna.
Si tratta di un progetto di altissimo valore formativo recentemente riconosciuto con un’apposita certificazione “per l’eccellente attuazione delle attività di mobilità” da parte dell’agenzia nazionale Erasmus+Inapp.
Per l’estate 2025 l’OIKOS del Liceo Azuni prevede ben 52 nuovi tirocini della durata di trentacinque giorni ognuno, completamente finanziati dal programma Erasmus+.
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