Non hanno tardato le reazioni ai “fondi ammiocuggino”, metodo e modi cioè con cui l’altro giorno la giunta regionale ha distribuito quasi 4 milioni di euro a 23 Comuni abruzzesi a valere sulla Legge 145, quella cioè che dovrebbe servire, prioritariamente, alla messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici. Troppe le ombre accentuate dalle “luci della ribalta” con cui i rappresentanti del centrodestra con selfie e sorrisi si sono vantati di aver distribuito quei soldi. Senza uno straccio di avviso o bando e senza alcuna graduatoria, violando così le regole base della pubblica amministrazione.
Ieri, così, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, ha avanzato richiesta di accesso agli atti, annunciando di voler andare fino in fondo alla vicenda, anche, se necessario, “attivando gli strumenti ispettivi e di controllo riservati dallo Statuto della Regione”.
La verifica riguarderà i metodi di selezione delle richieste premiate e il merito dei progetti che, in più di un caso, sembrano essere privi di qualsiasi indicazione e anche di atti deliberativi da parte degli stessi Comuni richiedenti. In Valle Peligna, per l’annualità 2025, sono stati finanziati in particolare con 100mila euro ciascuno la rigenerazione urbana della scalinata di Vico III Madonna della Libera a Pratola Peligna (per la quale non risultano esserci atti ufficiali, né progetti veri e propri) e una generica “messa in sicurezza stradale all’interno del territorio comunale” di Raiano, talmente generica che non si sa neanche quali strade saranno interessate dall’intervento.
Vale solo la pena di sottolineare che ogni pratica, per legge e pena di esclusione, deve avere un CUP (ovvero un codice unico di progetto) a cui, si presume, debba corrispondere un progetto, con numeri e misure.
“Quella delle leggi mancia è una pratica impresentabile, sia amministrativamente e sia politicamente, ma ormai con questo governo regionale è diventata la prassi per leggi, delibere di Giunta o provvedimenti ormai di qualsiasi genere – commenta Paolucci -. Per questo oggi in capigruppo ho annunciato l’accesso agli atti sulla delibera che addirittura mette nero su bianco che vengono erogati finanziamenti all’elenco dei Comuni trasmesso con mail del 07/10/2024, dall’Assessore ai Trasporti. Quale istruttoria è stata fatta? Perché l’elenco dei finanziamenti, stando a quanto scritto dalla delibera, deve essere attinto da una mail del componente della Giunta? Perché tutto ciò arriva a qualche ora da un voto palese per il rinnovo ANCI?”.
“Per cui è indispensabile conoscere il contenuto di tale mail – continua il capogruppo Pd -, per capire il criterio di scelta di questo governo regionale di centrodestra e soprattutto di come una pubblica Amministrazione dia fondi ai Comuni scelti in modalità che nel caso non avrebbero a che fare con istruttorie solide e coerenti con le norme senza rispetto per la trasparenza”.
Una verifica da fare entro la settimana, evidentemente, perché entro il 31 ottobre, come previsto dall’accordo Stato-Regioni, l’elenco degli interventi da finanziare per il 2025 dovrà essere trasmesso al ministero.
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